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In un periodo storico in cui l’attenzione sull’inquinamento è ai massimi livelli, la testata Altroconsumo dice la sua in un comunicato stampa dove presenta i risultati dei test che ha condotto. Il risultato: i nuovi diesel hanno tutti i favori. Oggi un buon motore diesel inquina meno di uno a benzina.

Le vetture ibride risultano invece migliori solo se usate in città perché su percorsi extraurbani inquinano quanto le auto a benzina (l’apporto del motore elettrico diventa trascurabile). Se da un lato è vero che le auto elettriche hanno emissioni pari a zero, dobbiamo sempre ricordare che l’inquinamento legato alla produzione dell’elettricità che le alimenta non è un fattore trascurabile: finché arriva da combustibili fossili non ci sono vantaggi per l’ambiente.

In Italia la produzione di elettricità è un mix di fonti rinnovabili e fossili, per cui le migliori auto elettriche comportano emissioni di CO2 al si sotto dei 50g/km: inferiori, quindi, a quelle delle auto tradizionali.
Il mercato dell’auto ibrida è in forte espansione e i modelli aumentano sempre più; proprio grazie ad una maggiore consapevolezza del rispetto ambientale, ma non solo. Questo tipo di vettura piace principalmente perché riduce non solo le emissioni, ma anche i costi di gestione.

Il ciclo di vita delle batterie di questo tipo di auto dura fino a 250 chilometri circa e la garanzia è valida per 5 anni dalla prima immatricolazione. Sono un elemento un po’ costoso, ma la sostituzione dell’intero “pacco” raramente avviene prima dei 5 anni. È più probabile che occorra intervenire su un singolo elemento la cui sostituzione deve essere presa in carico da un’officina specializzata, perché lo smaltimento dei pezzi deve avvenire secondo la normativa vigente, per evitare un forte impatto inquinante.